Claudia Formica, nacque nel 1903 a Nizza Monferrato, all'epoca nella provincia alessandrina.
Studiò a Torino, all'Accademia Albertina, e poi a Firenze.
Iniziò giovanissima a lavorare tra Torino e la zona d'origine, alternando l'esercizio della ceramica (fu tra i primissimi ≪scultori e bravi≫ prescelti da Elena Kőnig Scavini per la manifattura Lenci di Torino) alla grande statuaria da piazza (come il monumento ai Caduti di Incisa Belbo del 1927). Claudia avrebbe scolpito per l'intera sua vita, mantenendosi col proprio lavoro, all'epoca considerato “roba da uomini”: ≪son poche le donne che lavorano con la stecca e collo scalpello≫ scrisse di lei il critico d'arte Emilio Zanzi nel 1930.
Dal 1929 al 1942 Claudia partecipò regolarmente a tutte le 14 esposizioni regionali del sindacato fascista Belle Arti e fu presente anche alle mostre sindacali provinciali, sia a Torino che nel territorio di provenienza (alessandrino fino all'aprile del 1935 e, successivamente, astigiano). Questa assidua e costante partecipazione le garantì crescita professionale e notorietà, oltre alla possibilità di partecipare agli eventi espositivi sindacali nazionali (le quadriennali) e internazionali (la biennale di Venezia). In qualità di artista partecipò anche a importanti selezioni nazionali (come quella per le sculture del Foro Mussolini per la provincia di Alessandria) e a prestigiosi incarichi scultorei (quali un dono per Mussolini in visita ufficiale ad Asti nel 1939).
Di Claudia si conservano l'intera Gipsoteca (oltre un centinaio di pezzi di varie dimensioni) e un prezioso archivio documentario e fotografico, provenienti dalle sue case-studio di Torino e Nizza Monferrato e custoditi dagli eredi dopo la morte, nel 1987.
Grazie a un comodato la citta di Nizza Monferrato si sta “riappropriando” di questo significativo pezzo del proprio passato, con l'intenzione di creare un museo che sia capace di narrare la vita e la carriera della scultrice contestualizzandole nelle vicende storiche e culturali del Ventennio.
Attualmente il Fondo Museo Formica di Nizza Monferrato si configura come sede comunale provvisoria destinata a operazioni di studio, conservazione, restauro e valorizzazione del patrimonio in oggetto e centro studi delle tematiche culturali tra fascismo e resistenza.
Claudia Formica scultrice
Raccontare il tempo e la cultura degli "anni rimossi"